20081102

NOVITA’ DALLA RICERCA LA DIETA MOLECOLARE - dalle calorie alle molecole


Per troppo tempo gli esperti di nutrizione hanno cercato di far perdere peso solo cercando di limitare l'apporto di calorie. E per troppi anni tante persone che volevano perdere peso, dopo un successo iniziale, si sono trovate a combattere col “blocco del metabolismo” e non sono piu' riuscite a perdere altro peso. Anche a costo di diete super restrittive sotto le 1200 cal. al giorno!


Nuovi studi e ricerche in campo nutrizionale hanno portato a varie riflessioni e rivisitazioni del concetto di dieta, realizzando che
bisogna abbandonare l'idea ormai vecchia e obsoleta di “calorie” e passare al concetto di “molecole” : dalla “quantità” degli alimenti alla “qualita’” degli alimenti.

Infatti e' la “QUALITA’ NUTRIZIONALE” degli alimenti che condiziona il metabolismo cellulare e le secrezione degli ormoni. La “qualità nutrizionale” è data dalla diversa composizione in “NUTRIENTI – MOLECOLE” degli alimenti.
Fondamentale diventa quindi la scelta giornaliera degli alimenti. E La dieta molecolare è proprio basata sulla scelta dei singoli alimenti, fatta in base alla loro diversa composizione nutrizionale. Questo metodo dietetico non riduce il cibo solo a Calorie, ma sceglie la “qualità nutrizionale“ data dal diverso contenuto in carboidrati, proteine, grassi, minerali, vitamine e composti ad azione nutraceutica degli alimenti.
La bocca conosce gli alimenti. Le cellule del corpo umano conoscono, e hanno bisogno per la loro funzionalità, dei principi nutritivi alimentari, digeriti e assorbiti dall’intestino nel sangue. Anche la sazietà dei cibi e' importante e condiziona la composizione della dieta molecolare. Il cibo non è solo Calorie!

Il metodo della dieta molecolare si basa su un modulo alimentare composto da alcuni giorni “proteici” e alternati a un giorno “ glucidico”.
Nei giorni “ proteici “ i pasti contengono alimenti con un maggior apporto di proteine e una ristretta dose di carboidrati. Questa ristretta, ma equilibrata dose di carboidrati nella giornata proteica, è essenziale per impedire la perdita della massa magra muscolare.
Nella dieta molecolare vengono proposte ad ogni pasto porzioni libere di verdura cruda e cotta con lo scopo di introdurre fibra alimentare assai utile per avere una corretta funzionalità intestinale e per garantire dosi generose di vitamine, minerali e nutrienti ad azione riducente contro i radicali liberi dell’ossigeno, che si formano in modo significativo durante il dimagrimento.
Infatti, chi dimagrisce va incontro ad una tempesta metabolica generata dalla ossidazione degli acidi grassi nelle cellule, con formazioni di livelli consistenti di radicali liberi dell’ossigeno, molecole tossiche e nocive, che vanno bloccate con l’aiuto di buone quantità di verdura e frutta fresca stagionale.
Un dimagrimento troppo rapido porta alla produzione di molti piu' radicali liberi di quelli che il nostro organismo e' in grado di combattere e si va incontro allo STRESS OSSIDATIVO.
In pratica, un organismo "stressato" non perde piu' peso, anche perche' non riesce a neutralizzare l’eccessivo livello di radicali liberi prodotti e viene intossicato da queste sostanze che causano un enorme danno a livello cellulare e creano un ambiente favorevole all'insorgenza di infiammazioni, dolori e malattie.

Oggi, grazie alle nuove tecnologie, lo stress ossidativo si può misurare comodamente nello studio medico, eseguendo un piccolo prelievo venoso dal polpastrello.
Infatti, due test altamente innovativi forniscono informazioni precise ed affidabili non solo sugli "aggressori" presenti nel sangue (i radicali liberi, attraverso il d-ROMs test), ma anche sulle capacità di "difesa" che l'organismo ha (il potere antiossidante plasmatico, attraverso il BAP test).
Grazie a questi due test è possibile determinare il livello di stress ossidativo in modo estremamente preciso ed affidabile ed è possibile stabilire in tempo reale, se lo stress ossidativo è dovuto ad un aumentata produzione e/o ad una ridotta capacità di eliminazione dei radicali liberi.
In questo modo la supplementazione con anti-ossidanti e il monitoraggio dell'integrazione nel tempo, possono poggiarsi su basi più solide e uscire dalla fase empirica in cui spesso vengono a trovarsi.