20080728

I Carboidrati

L’uomo trae energia per il proprio “funzionamento” dai cosiddetti carboidrati, vero e proprio carburante per mezzo del quale la macchina-uomo è in grado di svolgere le proprie attività.
Fonti di carboidrati
In natura i carboidrati sono contenuti negli alimenti d’origine vegetale quali frutta, legumi e farinacei (pasta, pane, riso…). L'apporto di tali sostanze è necessario per garantire al corpo il suo funzionamento senza dovere ricorrere a fonti d’energia alternative. Ciò accade, ad esempio, nel caso della perdita di peso, quando l’organismo è costretto a fare uso dei grassi accumulati, oppure (se non c'è presenza di riserve adipose), delle stesse strutture che lo costituiscono (proteine): in quest'ultimo caso sarebbe come se, in assenza di legna da ardere, si fosse costretti a bruciare i mobili di casa…
Due tipi di carboidrati
In termini di resa energetica, si distinguono due tipi di carboidrati, quelli a rapida e quelli a lenta resa energetica. I primi, contenuti in tutte le sostanze dolci e eni prodotti da forno, presentandosi già nella forma assimilabile, sono messi subito a disposizione dell’organismo, mentre i secondi, derivati dai cereali e dai legumi comuni, richiedendo un maggior processo di lavorazione, rendono disponibile l’energia a partire da mezz’ora/un'ora circa dall’assunzione.
Utilizzo dei carboidrati
I carboidrati assunti tramite la dieta vengono trasformati in glucosio, il quale passa nel sangue e raggiunge le sedi che ne fanno richiesta, in particolare i muscoli, “aperti” al suo ingresso dall’azione “chiave” dell’insulina. Qui, il glucosio entra in appositi organi “trasformatore”, che in presenza d’ossigeno producono energia.
La resa calorica
In termini di resa calorica 100 grammi di carboidrati, indipendentemente dalla loro origine, producono circa 400 kcal. Ovviamente questo non significa che 100 grammi di pane, pasta, zucchero o altra fonte di carboidrati producano sempre 400 kcal. in particolare, per il calcolo della resa calorica è molto importante il grado di “secchezza” del prodotto: più un alimento è “umido” maggiore è la quantità d’acqua a scapito della parte calorica. Per questo motivo, per esempio, i grissini, pur avendo a grandi linee la stessa composizione del pane, sono più calorici di quest’ultimo.